“Non iniziò con le camere a gas”

Primo Levi: «Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori

… Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio

… Non iniziò con i 6 milioni di ebrei che persero la vita

… E non iniziò nemmeno con gli altri 10 milioni di persone morte, tra polacchi, ucraini, bielorussi, russi, jugoslavi

… rom, disabili, dissidenti politici, prigionieri di guerra, testimoni di Geova e omosessuali»

«Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”

… Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione

… Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso

… Iniziò con i bambini espulsi da scuola

Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità

… Iniziò con la schedatura degli intellettuali

«Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”»

 

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