Appunti blog 19: GEORGE ORWELL
… Non è sufficiente che ci obbedisca.
Se non soffre, come facciamo a essere certi che obbedisca alla nostra volontà e non alla sua?
Potere significa infliggere dolore e umiliazione.
Potere significa ridurre a pezzi la mente altrui,
per poi rimetterla insieme nella forma che ci sembrerà più opportuna.
… È esattamente l’opposto di quelle stupide utopie edonistiche immaginate dai riformatori del passato.
… Le antiche civiltà sostenevano di essere fondate sull’amore o sulla giustizia,
la nostra è fondata sull’odio.
Nel nostro mondo esisteranno sempre e solo
la paura, la rabbia, l’esaltazione e l’umiliazione.
Tutto il resto lo distruggeremo. Ogni cosa.
Stiamo già abbattendo le abitudini mentali che sopravvivevano
… Abbiamo infranto ogni legame fra genitori e figli,
uomo e uomo, uomo e donna.
Oggi nessuno più ha il coraggio di fidarsi di una moglie, di un bambino o di un amico,
ma in futuro non ci saranno più né mogli né amici.
I bambini saranno tolti alle madri alla nascita
… La procreazione sarà una formalità annuale
… Aboliremo l’orgasmo
… Non ci sarà alcuna forma di amore, a eccezione dell’amore per il Grande Fratello
… Ci sarà sempre, in ogni momento, il brivido per la vittoria, la sensazione di vivido pacere nel calpestare un nemico inerme.
Se vuoi un’immagine del futuro, pensa a uno stivale che calpesta un volto umano in eterno
… Più il partito si farà potente, meno sarà tollerante: quanto più debole sarà l’opposizione, tanto più duro sarà il dispotismo
(George Orwell (1903-1950), 1984, Curatore Alberto Buchi, Crescere, 2021, p. 271-272)