I giornalisti DEVONO

copia degli inviti rivolti in epoca Covid a seguire i diktat delle autorità

accusato la categoria di utilizzare troppo spesso il termine «maltempo»

invece di cambiamento climatico

… «È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori»

… «senza parlare della loro causa, cioè del virus Sars-CoV2, o della soluzione, i vaccini»

allora bisognava parlare di una sola soluzione, il vaccino per tutti (sani, guariti, bambini)

oggi ci viene detto che la lotta al cambiamento va fatta secondo le regole che dettano i quattro guru del green

… il gruppo dei 100 passa ad elencare le cose immediate da fare

… «rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas»

«È questa la strategia giusta per fermare l’aumento delle temperature»

… «è tecnologicamente ed economicamente attuabile già oggi»

… L’hanno detto loro, quindi sono bandite le discussioni su soluzioni diverse

pretendono di manovrare l’informazione così come è stato fatto durante la pandemia

censurando dibattiti e approfondimenti di studiosi e scienziati non allineati

… «è dovere dei giornalisti difendere il diritto all’informazione e diffondere notizie scientifiche verificate»

… «Non sappiamo ancora quanti morti provocheranno le ondate di calore di questa estate»

Luglio è stato decritto come rovente, infuocato, torrido, eppure   [ vedi tabella ]

Nord più al fresco, Sud che soffre con picchi di calore, ma senza raggiungere temperature invivibili, smentiscono la narrazione allarmistica di queste settimane

 

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