Appunti blog 25: FRANCISCO ELIAS DE TEJADA

«Sarete dèi:

questa espressione detta ai primi uomini produsse nel mondo la prima rivoluzione.

Sarete re:

questa espressione detta ai popoli ha prodotto l’ultima.

Sempre l’orgoglio

… La Tradizione nasce dalla vita;

… è la «continuità della vita umana»

Tutta la vita poggia su un insieme di esperienze e di opere

che permangono quando l’uomo che le realizzò o le raccolse esce dal mondo dei vivi;

ogni esistenza umana perfeziona un tesoro

trasmissibile alle generazioni successive,

ed è precisamente l’attitudine ad ereditare il tesoro

accumulato dalle generazioni precedenti

l’elemento che distingue l’uomo dagli animali.

Quando nasciamo non nasciamo astrattamente,

ma possedendo elementi vitali trasmessi dai nostri padri

e che costituiscono ciò che chiamiamo

la nostra cultura e la nostra Tradizione

… «i popoli senza tradizioni diventano selvaggi»

… Quel che riceviamo dagli avi non è lo stesso patrimonio culturale che trasmettiamo ai discendenti,

… inseriamo il nostro apporto personale, il frutto delle nostre azioni.

Questo apporto, che ogni generazione aggiunge a quello che ha ricevuto … è il progresso

non esiste progresso senza tradizione

tradizione senza progresso

mancando questa, cioè la materia da riformare,

il progresso è impossibile.

Parimenti la Tradizione come fatto immodificabile

è qualcosa di morto, archeologia pietrificata, un blocco di pietra inutile

 

(Francisco Elias de Tejada, La monarchia tradizionale, dell’Albero editore, 1966, p. 87, 88, 89, 90)

 

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